Monthly Archives: May 2021

Inquinamento: cosa penso io…

Quando vedo certe immagini Io vorrei pulire tutto! So benissimo che non può farlo una persona da sola, ci vuole l’impegno di tutto il mondo!

Purtroppo ci sono molte persone che trattano male il nostro pianeta…  sarebbe bellissimo, invece. vivere in un mondo pulito.

Dobbiamo ricordarci che il mondo in cui viviamo non è nostro, è un regalo di Gesù. Pensiamo a come può sentirsi nel vedere come stiamo trattando ciò che lui ha creato per noi, lui che è anche morto per noi… io sarei molto arrabbiata!!!!

Non arrendiamoci però, insieme possiamo farcela a  buttare tutto nel cestino e ripulire i mari e l’ambiente.

Dai! Salviamo questo mondo!

Elena P. 

Sostenibilità e pesca sostenibile

Lo sviluppo sostenibile è una forma di sviluppo che è compatibile e non danneggia  l’ambiente cioè non produce elevato inquinamento e non modifica la natura. Questo permette la salvaguardia dell’ambiente e dei beni liberi per le generazioni future.

Tante sono le organizzazioni che nelle loro produzioni curano la sostenibilità e misurano gli impatti generati dalle proprie attività economiche per essere in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. 

Il nostro pianeta è per la gran parte occupato da acqua e la sostenibilità deve iniziare a preservare questo bene e tutto ciò che gira intorno ad esso come la vita marittima e la pesca.

I mari di tutto il mondo sono sovra-sfruttati. Pratiche di pesca illegale e poco controllate hanno condotto a una carenza diffusa di risorse ittiche e la sostenibilità delle pratiche di pesca viene lasciata da parte per fare posto alla quantità. 

In Italia peschiamo e mangiamo dai nostri mari molto più di quanto questi siano in grado di sopportare e se non si rimedia molti pesci andranno all’estinzione.  Il 9 luglio 2019 è infatti scattato il “Fish dependence day”, ovvero l’ufficiale esaurimento delle scorte di risorse ittiche europee. 

La pesca sostenibile è un tipo di pesca praticata nel totale rispetto del mare, dei suoi abitanti e anche delle popolazioni per le quali questa attività rappresenta la principale fonte di sostentamento. Ciò implica un rigido rispetto delle regole sulla pesca e l’utilizzo di strumenti che non distruggono gli habitat acquatici. L’obiettivo della pesca sostenibile, infatti, è lasciare in mare un numero di pesci sufficiente da favorire la costante riproduzione degli stock ittici, mantenendo intatto l’equilibrio degli habitat. 

Il sovrasfruttamento dei mari causato dalla pesca indiscriminata, poco selettiva e spesso illegale, provoca infatti sprechi alimentari dovuti alla raccolta troppo intensa, cattura e morte di esemplari non destinati al mercato alimentare come tartarughe e delfini a causa di metodologie di pesca poco mirate e spopolamento di intere zone acquatiche che può causare enormi problemi anche alle comunità di pescatori che le abitano.

Le conseguenze preoccupanti della pesca insostenibile non sono solo ambientali, ma anche socio-economiche, perché interessano anche più di 800 milioni di persone, la maggior parte delle quali vive in paesi in via di sviluppo, che dipendono dai prodotti ittici come fonte di nutrimento e di reddito per le loro famiglie. 

Il pesce sostenibile è il pesce che viene pescato o allevato in maniera da considerare la vitalità a lungo termine delle specie cacciate e allevate ed il benessere degli oceani nel complesso. Le pratiche che riguardano il pesce e la pesca sostenibile sono nate attraverso un movimento che incominciò negli anni ’90.

Informazioni tratte da: https://www.ohga.it/pesca-sostenibile-ecco-perche-e-fondamentale-per-mantenere-in-salute-i-nostri-mari/

Lisa L.